Ti sei mai chiesto come mai ad esempio la maggior parte delle aziende che si occupano di prodotti alimentari hanno una pavimentazione uguale?
In alcuni ambienti è necessario, per seguire le norme vigenti, che la pavimentazione abbia delle caratteristiche ben precise, nell’ottica di mantenimento di igiene e pulizia.
In casi come questi viene utilizzata la vernice epossidica. Ma cos’è?
Vediamolo insieme.
Cos’è la vernice epossidica
La vernice epossidica, o meglio le vernici epossidiche, sono una gamma di vernici che hanno un elemento unificante comune: un legante costituito da resine epossidiche.
Questo cosa significa?
La presenza di un legante resinoso crea, nel momento in cui la vernice epossidica viene in contatto con altre superfici, un film sottile e resistente.
Una patina leggera ma in grado di proteggere da agenti non solo chimici, ma anche fisici.
Esistono due tipi di vernice epossidica, quella in polvere e quella liquida.
Entrambe però sono costituite dagli stessi elementi fondamentali:
- il legante, ovvero la resina epossidica, elemento imprescindibile che polimerizzando ingloba tutti gli altri elementi e va a inglobare l’oggetto verniciato;
- il solvente, che tende invece a liquefare i componenti della miscela;
- il pigmento, che dà la colorazione alla vernice;
- le cariche, che donano levigatezza al film di vernice;
- gli additivi, aggiunti nel caso serva donare particolari caratteristiche a quella vernice.
La verniciatura epossidica
Abbiamo visto insieme quali sono gli elementi che caratterizzano le vernici epossidiche, ma esistono anche diversi tipi di verniciatura epossidica, che si differenziano secondo vari criteri, ovvero in base al differente equivalente epossidico e in funzione di come avviene la polimerizzazione (o reticolazione).
Nel primo caso potremo utilizzare:
- verniciatura epossidica con vernice liquida, dove vengono utilizzate resine con numero epossidico <300;
- verniciatura epossidica con vernice solida, distribuita con tecniche di verniciatura a polvere.
Per quanto riguarda invece la modalità di polimerizzazione della resina, distinguiamo tra verniciatura epossidica:
- con resina reticolabile a temperatura ambiente, in cui la polimerizzazione avviene tramite un catalizzatore chimico.
- con resine epossidiche con equivalente epossidico tra i 200 e i 400;
- con resine epossidiche con equivalente epossidico vicino ai 700
- con resine epossidiche con peso molecolare altissimo, ovvero superiore ai 5000. Queste solitamente sono già polimerizzate e sciolte in un liquido
- con resine epossidiche che polimerizzano a temperatura elevata, superiore ai 120°.
Nei primi tre casi parliamo di vernici epossidiche bicomponenti, ma vediamo nello specifico cosa significa.
La vernice epossidica bicomponente
La vernice epossidica bicomponente contiene al suo interno resine epossidiche bicomponenti, cioè che oltre alla resina contengono un indurente che varia al variare del peso molecolare della resina epossidica e dalla temperatura di polimerizzazione.
Colori epossidici
Solitamente le vernici epossidiche, in particolar modo le biocomponenti, sono trasparenti.
Alcuni progetti per motivi estetici hanno però bisogno di colori particolari, capaci di far amalgamare il progetto nel contesto che lo circonda.
Come abbiamo visto in precedenza è possibile aggiungere dei componenti additivi alle vernici epossidiche, tra questi ci sono i colori epossidici.
Vista la particolarità delle vernici epossidiche è però necessario scegliere dei coloranti particolari, non a base di acqua o olio, perché non compatibili con le resine epossidiche.
Dove usare vernici epossidiche
Le vernici epossidiche, come abbiamo detto, hanno una elevata resistenza, anche alle temperature estremamente fredde.
Al contrario soffre di più le temperature alte e ai raggi ultravioletti, per questo difficilmente viene utilizzato all’esterno.
Ma quali sono i suoi usi più comuni?
Solitamente la vernice epossidica viene utilizzata per:
- impermeabilizzare solai e pareti;
- ricoprire massetti di calcestruzzo;
- per verniciare barche, e in carrozzeria per verniciare vano motore e sotto cofano;
- per impermeabilizzare piscine;
- per verniciare piccoli oggetti metallici (ad esempio lattine e tubetti di dentifricio).
Verniciatura epossidica: i costi
Il costo di una verniciatura epossidica varia considerevolmente, soprattutto in base a due variabili fondamentali.
Prima di tutto chi realizza il progetto. Se si tratta di un piccolo lavoro che si può realizzare in autonomia il costo equivale a quello dell’acquisto del materiale, ovvero della vernice.
Per avere un’idea dei prezzi dai un’occhiata al nostro shop.
Se al contrario è necessario rivolgersi a un professionista o ad un’impresa, in questo caso ovviamente al costo dei prodotti va considerata la manodopera.
Oltre a questo l’altra variabile che influisce sul costo della verniciatura epossidica è la grandezza del progetto: è ben diverso infatti effettuare la verniciatura su una lattina o una porzione di pavimento, o sull’intera superficie di un’azienda.
I nostri progetti con vernice epossidica
Noi di Tecnoresina Vernici ci occupiamo spesso di realizzazioni di grandi progetti con verniciatura epossidica, come il rivestimento in resina che abbiamo realizzato per Giorgio Mare.
Giorgio Mare è un’azienda alimentare specializzata nella preparazione, conservazione e commercio di prodotti ittici.
Proprio per la natura della sua attività aveva la necessità di rivestire la pavimentazione della sua azienda con un materiale che fosse di facile igienizzazione, e che quindi permettesse loro di garantire il rispetto delle normative vigenti in ambito di igiene e sicurezza degli ambienti di lavoro.
Qui appunto abbiamo preparato la pavimentazione pre esistente che è stata poi ricoperta con uno strato di vernice epossidica colorata, in base alle richieste specifiche del cliente.
Realizza anche tu insieme a Tecnoresina Vernici il tuo progetto di verniciatura epossidica, contattaci con il modulo a lato per avere maggiori informazioni.