L’impermeabilizzazione dello stabilimento romano di birra Peroni aveva perso la sua funzione a causa dell’irraggiamento solare, delle escursioni termiche e del ristagno di acqua, situazioni tradizionali che tipicamente colpiscono le coperture industriali piane. In particolare si erano create crepe sul manto e distacchi sulle giunzioni e sui cosiddetti “punti critici”, punti nei quali il sistema impermeabilizzante dovrebbe fornire la migliore prestazione.
L’ulteriore esigenza di evitare opere invasive di rimozione della guaina preesistente con conseguente smaltimento ha portato l’azienda alimentare ad optare per una soluzione impermeabilizzante in resina.
In particolare si è scelto di utilizzare un sistema impermeabilizzante leggero a base di resine poliuretaniche, applicato in più strati: primer, membrana poliuretano impermeabilizzante e finitura protettiva colorata.
L’applicazione di un impermeabilizzante in resina non prevede la rimozione del sottofondo esistente, per questo motivo è stato necessario preparare la superficie effettuando due operazioni. Per prima cosa è stato riparata l’area nei punti in cui erano presenti buchi, lacerazioni e pieghe. Successivamente la superficie è stata pulita mediante lavaggio con acqua ad alta pressione in modo da renderla idonea all’aggancio del nuovo rivestimento.
La stesura dell’impermabilizzante multistrato si è svolta in più fasi sequenziali.
- Applicazione del primer su ogni tipo di superficie da impermeabilizzare, come guaina bituminosa, lamiera, pvc o rame.
- Sigillatura di alcuni punti critici con apposito poliuretano espanso e preparazione dei punti di giuntura in modo da distribuire i piccoli movimenti tipici delle coperture su una superficie più ampia.
- Applicazione con attrezzatura Bimixer a caldo. Questo strumento a gestione elettronica permette un controllo retroattivo dei parametri di lavoro formando uno spessore della membrana impermeabilizzante uniforme.
- Protezione della membrana con finitura poliuretanica resistente ai raggi UV, all’acqua stagnante ed agli agenti atmosferici.
La poliurea a spruzzo permette di ottenere un’impermeabilizzazione continua, di immediata efficacia, dalle ottime caratteristiche di resistenza meccanica e chimica, rapido da posare ed applicabile sia su superfici piane che inclinate. Inoltre, questo tipo di sistema impermeabilizzante delle coperture piane in resina ha una maggiore elasticità e per questo garantisce un’aspettativa di vita prolungata, con una garanzia di impermeabilizzazione della struttura di 10 anni.
Nel caso specifico l’impermeabilizzazione in resina ha un classe di reazione al fuoco di tipo Broof –t2 (UNI EN 13501-5) ed è certificata “Cool Roof” grazie alla sua capacità di riflettanza solare superiore all’80%, di notevole importanza per l’impatto energetico della struttura.
I vantaggi di un’impermeabilizzazione per copertura piana in resina
I principali vantaggi di un impermeabilizzazione in resina possono essere sintetizzati nei seguenti punti:
- garanzia decennale;
- minimo spessore del sistema impermeabilizzante;
- peso irrisorio che non appesantisce la struttura;
- l’applicazione in stato liquido a spruzzo premette di coprire qualsiasi tipo di superficie ed inglobare fissaggi e quant’altro presente sulla copertura rendendo il tutto impermeabile;
- assenza di giunzioni e continuità delle superfici per qualsiasi metratura;
- pedonabile;
- facilmente riparabile;
- reazione al fuoco classe Broof –t2 secondo UNI EN 13501-5;
- certificato“Cool Roof” (tetto freddo) con una capacità di riflettanza solare di circa l’84%.